Associazione Nazionale Giuristi In Centro - Cod.Fisc.97576960583
Il diritto nei Centri Commerciali
La riforma del diritto condominiale ed i riflessi nella gestione dei centri commerciali
Sul   Sole24ore   del   14   settembre   2009,   Saverio   Fossati   annunciava:   E   se   fosse   la   volta buona,   per   le   decine   di   milioni   di   italiani   che   vivono   in   condominio   arrangiandosi   con   le   norme   di 67   anni   fa?   Nella   patria   del   diritto   romano   esiste   da   decenni   un'isola   di   common   law,   dove   il   90% delle   questioni   si   regola   a   colpi   di   sentenze,   soprattutto   della   Cassazione,   chiamata   di   continuo   a occuparsi di zerbini, tende da sole, pianerottoli e caldaie. La   verità,   incontestabile,   che   emerge   dall’annuncio,   stigmatizza   in   poche   righe   lo   stato   dell’arte della   materia   condominiale   con   cui   si   debbono   confrontare   i   milioni   di   condomini   italiani   e   gli operatori del settore. Le   norme   del   1942,   si   sono   rivelate   o   comunque   sono   divenute   inadeguate   a   fornire   una   compiuta disciplina   della   materia,   alla   cui   complessità   ed   evoluzione,   ha   dovuto   effettivamente   sopperire   la giurisprudenza,   spesso   non   uniforme,   alimentata   ed   al   tempo   stesso   causa      dell’elevatissimo contenzioso. L’inadeguatezza   della   normativa,   già   palese   nei   condomini   a   prevalente   destinazione   abitativa,   è esasperata   ed   esasperante   nei   condomini   in   cui   la   destinazione   prevalente   ed   anzi   complessiva dell’edificio, è diversa da quella abitativa, come nei centri commerciali a proprietà diffusa. L’immobile   e   la   sua   gestione,   in   qualunque   centro   commerciale   ed   indipendentemente   dal   fatto che sia a proprietà unica ovvero diffusa, costituiscono parte inscindibile, immanente, dell’azienda. L’esigenza   di   gestire   l’immobile,   l’utilizzazione   degli   spazi   comuni,   il   loro   eventuale   frazionamento, la   vendita,   la   modificazione   della   destinazione   ovvero   quella,   prioritaria   per   qualunque   esercizio commerciale,   di   rinnovarsi      costantemente   al   fine   di   mantenere   il   proprio   appeal   verso   la   clientela, scevra   dalle   costrizioni   dettate   dalla   vigente   normativa   in   materia   condominiale,   concepita   per immobili   a   destinazione   abitativa,   appare   evidente   e   costituisce   una   delle   ragioni   più   rilevanti   dello scarso sviluppo dei centri commerciali a proprietà diffusa.
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